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Piazza Navona: non solo arte

Il 6 gennaio è vicino: per anni i romani hanno festeggiato l’arrivo della Befana nella suggestiva cornice di
Piazza Navona, tra banchi di dolci, caramelle e la presenza fisica del Babbo Natale e della Befana nostrani.
Insomma, il paradiso dei più piccoli!
Dopo le polemiche dell’anno scorso sui banchi presenti nella piazza, anche quest’anno poco è chiaro sul
come verrà festeggiata la festa. Una cosa è sicura: la bellezza di Piazza Navona sarà sempre lì, a farla da
padrona.

piazza navona

Una piazza di duemila anni

La piazza più amata dai romani ha la veneranda età di duemilacentouno anni. Non venne costruita come
piazza, ma fu voluta dall’imperatore Domiziano: prese infatti il nome di Stadio di Domiziano, utilizzato per
le gare di atletica. Poteva contenere 30.000 spettatori!

L’intervento di Innocenzo X

Intorno alla metà del Seicento, il Papa Innocenzo X commissionò dei lavori per abbellire la piazza. Suo
intento era celebrare la nobiltà della propria famiglia, i Pamphili. Fece quindi spostare l’obelisco dal Circo di
Massenzio sull’Appia al centro di Piazza Navona, dove è visibile ancora oggi. Emanò poi un bando per la
costruzione della fontana centrale, la Fontana dei Quattro Fiumi; l’appalto venne vinto dal Bernini.

La fontana è una rappresentazione dei più importanti fiumi del mondo allora conosciuto: il Nilo, il Gange, il
Rio de la Plata ed il Danubio. I fiumi vengono raffigurati come quattro colossi, ognuno con le proprie
caratteristiche: il Nilo ha il capo fasciato perché all’epoca le sue sorgenti erano ancora sconosciute; il
Danubio indica lo stemma della famiglia Pamphili come ad indicarne l’autorità, il Rio de la Plata è
circondato da monete che ne ricordano il colore argenteo, il Gange regge un remo in quanto fiume ben
navigabile.

Il Borromini, storico rivale di Bernini, si occupò invece della progettazione della chiesa che sorge davanti la
fontana, la chiesa di Sant’Agnese in Agone. L’edificio venne dedicato ad Agnese, una ragazza che secondo la
leggenda subì il martirio proprio nello stadio di Domiziano. Costruzione di rara bellezza, sia sulla facciata
che all’interno, la chiesa venne costruita qualche anno dopo la realizzazione della fontana del Bernini. La
tradizione popolare vuole però che i colossi del Nilo e del Rio de la Plata si coprano il viso per non guardare
“l’orrore” dell’opera di Francesco Borromini.

I dintorni di Piazza Navona

Il centro storico di Roma è un vero paradiso per gli amanti dell’arte, ma non solo. Di sera la zona è tra le più
vive della Capitale, con decine e decine di ristoranti in cui assaporare la vera cucina romana e locali dove
bere un drink in compagnia di romani e stranieri. Per chi ama ballare, invece, la Cabala Roma è tra le
discoteche più famose della città. A pochi passi di distanza da Piazza Navona, è il posto perfetto per
divertirsi dopo una giornata piena di cultura.