Se avete intenzione di iniziare a cacciare e desiderate sapere come ottenere il porto d’armi per la caccia, questo articolo è certamente ciò che più fa al caso vostro. Di seguito nel nostro post, infatti, provvederemo a descrivere sia quelle che sono le migliori zone montuose e collinari dove potervi recare sia come fare ad avere l’arma che vi serve per esercitare il vostro hobby.
Tra le località più agognate dai cacciatori, per cominciare, non possiamo non citare le valli di Comacchio, l’Arcipelago Toscano, la città di Canosa di Puglia, la Brughiera e la Franciacorta. Un po’ in tutta Italia, come potete vedere, esistono luoghi appositi che, in determinati periodi dell’anno (e non oltre), consentono a chi lo desidera di cimentarsi alla ricerca di cacciagione e selvaggina. Vediamo allora, continuando a scorrere questo articolo, come ottenere il porto d’armi per la caccia e dove andare per esercitare al meglio questa passione.
Dove andare e come ottenere il porto d’armi per la caccia
Prima di spiegare come ottenere il porto d’armi per la caccia, diamo un’occhiata un po’ più approfondita a quelle località dove cacciatori più o meno esperti possono recarsi alla ricerca di cacciagione e selvaggina. Come abbiamo poc’anzi accennato, dunque, una delle zone più ambite in assoluto da chi desidera sapere come ottenere il porto d’armi per la caccia è rappresentata dalla valle di Comacchio. Nonostante infatti il clima umido abbia sempre messo a dura prova le capacità dei cacciatori, questo luogo offre ampiamente la possibilità di portare a casa grandi soddisfazioni. Lepri e cinghiali sono poi il pezzo forte della Franciacorta, mentre boccacce, conigli e fagiani vanno per la maggiore in Brughiera. Se cercate il muflone, invece, non potrete non fare tappa nell’arcipelago toscano, mentre i tordi sono la specialità di Canosa di Puglia. Ma vediamo ora, in conclusione, come ottenere il porto d’armi per la caccia tanto agognato.
Ecco come ottenere il porto d’armi per la caccia
In merito a come ottenere il porto d’armi per la caccia, dunque, dovrete consegnare un apposito modulo (disponibile sul sito internet della Polizia di Stato o presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri), a cui allegare due contrassegni telematici da euro 14,62, la certificazione attestante l’idoneità psico-fisica (essa può essere rilasciata dall’ASL di residenza e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato), una dichiarazione sostitutiva di certificazione di abilitazione all’attività venatoria, la ricevuta di pagamento della tassa di concessioni governative di Euro 168,00 più un’addizionale di Euro 5.16 , la ricevuta di pagamento della tassa di concessione regionale, la ricevuta di versamento di Euro 1,27 per il costo del libretto (valido 6 anni), due foto tessera recenti e la documentazione o l’autocertificazione relativa al servizio prestato nelle Forze Armate o nelle Forze di Polizia (in alternativa, è necessario il certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato da una sezione di tiro a segno nazionale). In merito infine a quelli che sono i passaggi conclusivi su come ottenere il porto d’armi per la caccia, è necessaria una dichiarazione sostitutiva per mezzo della quale attestare che non esistono condizioni ostative previste dalla legge e le generalità delle persone conviventi. Nella suddetta dichiarazione dovrete anche attestare di non essere stati obiettori di coscienza o di averne presentato istanza di revoca. Per maggiori informazioni su come ottenere il porto d’armi per la caccia e per gli approfondimenti relativi a quanto presente in questo articolo, recatevi sul sito della Polizia di Stato.