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Dubai: quando l’eccesso diventa turismo

12--11-2014_182647

Se è vero che “la strada dell’eccesso conduce al palazzo della saggezza“ (William Blake docet), Dubai dovrebbe essere una vera e propria maestra di vita… e probabilmente lo è, almeno per quanto concerne il frangente turistico. Infatti, una ventina di anni fa Dubai era una tranquilla cittadina di mare, incastonata tra le dune del deserto degli Emirati Arabi Uniti, che non presentava alcuna attrattiva di grande richiamo. Dopo aver compreso di non potersi arricchire molto con il petrolio (la vicinissima Abu Dhabi deteneva già allora il primato in quest’ambito), la città decise di puntare tutto sullo sviluppo commerciale e turistico, trasformandosi in un vero e proprio tempio dell’abbondanza… e dell’esuberanza: tutto a Dubai assume dimensioni e proporzioni spropositate e ogni elemento urbano diviene un’attrazione senza eguali, che più che al palazzo della saggezza, tende a condurre i turisti su Expedia, per organizzare una vacanza votata allo sfarzo assoluto.

Oltre ad aver la possibilità di fare le esperienze più bizzarre – dallo shopping in centri commerciali con più di 600 negozi alla possibilità di sciare al chiuso quando fuori ci sono 40 gradi – i visitatori potranno ammirare un quantitativo impressionante di moderni monumenti unici al mondo. Gli stessi hotel a Dubai sono stati costruiti all’interno di edifici dall’estetica di forte impatto, come il Burj Al Arab, il celebre albergo a forma di vela che sorge su un isolotto artificiale collegato alla terraferma dal Jumeirah Beach Road, un suggestivo percorso sospeso sul mare. O ancora si pensi all’imponente grattacielo del Burj Khalifa, il cui piazzale è adornato da una fontana che crea un impressionante gioco di spruzzi d’acqua e luci, avvalendosi di circa 83.000 litri d’acqua all’istante e più di 6.600 luci e proiettori colorati. Le stesse isolette artificiali che contornano il perimetro cittadino assumono forme particolari: The Palm e The World, ad esempio, sono state ideate per essere viste dall’alto rispettivamente come un albero di palma e un piccolo mondo in miniatura.

Eppure Dubai non sembra ancora soddisfatta del suo skyline, che intende impreziosire con un ulteriore inserimento di elementi architettonici. Tra i progetti già partiti, spicca quello della Rotating Tower, il primo grattacielo che sarà capace di ruotare su se stesso. Le parole in questo caso non bastano, quindi se volete farvi un’idea, guardate direttamente il video di presentazione dell’edificio. Per comprendere le profonde trasformazioni che hanno portato Dubai ad assumere quest’estetica fortemente avanguardistica e futuristica, una volta giunti in città non perdetevi una visita al Dubai Museum.