Chi si vuole definire un vero appassionato di escursionismo non può non conoscere la Strada delle 52 gallerie al Pasubio, o Strada della Prima Armata: un capolavoro di ingegneria militare che oggi conduce alle Porte del Pasubio, nella provincia di Trento, a 1.935 metri sul livello del mare e che, durante il conflitto mondiale, consentiva l’approvvigionamento delle truppe arroccate sul monte, al riparo dalle azioni nemiche.
Perché val la pena percorrerla
Oltre a questo straordinario richiamo storico, val la pena percorrere la Strada delle 52 gallerie perché è uno dei più pregevoli percorsi dell’intera cerchia prealpina: un tracciato dalla concezione quasi impensabile, frutto di un lavoro di scavo meticoloso, che lascia l’escursionista preda di panorami mozzafiato che meritano di essere vissuti e immortalati nella mente.
Alcune delle gallerie che possono essere visitate sono un’emozione nell’emozione: quella più lunga è ad esempio la diciannovesima, mentre la ventesima è forse la più particolare, considerato che si avvolge più volte su sé stessa fino a formare una spirale che sale nella roccia.
Quanto tempo ci vuole per fare il percorso delle 52 gallerie?
Per percorrere tutta la strada storica delle 52 gallerie bisogna mettere in conto un periodo di 3-4 ore, a seconda dell’andatura e delle condizioni del terreno. Si parte dal passo di Xomo o si raggiunge da quest’ultimo la Bocchetta Campiglia. Complessivamente il dislivello è di circa 800 metri.
Dove inizia il sentiero delle 52 gallerie: il percorso
Il percorso delle 52 gallerie inizia formalmente da Bocchetta Campiglia dove si viene accolti da un moderno portale di ingresso. Da qui si imbocca la strada mulattiera che dopo alcuni tornanti arriva allo storico portale della prima galleria, costruito nel 1917.
Già nella prima parte del percorso si guadagna rapidamente quota e si è resi protagonisti di una vera e propria avventura nella roccia, con uscite e ingressi continui nelle prime venti gallerie, alcune delle quali – come abbiamo già rammentato nello scorso paragrafo – molto particolari. Quindi, a 1.700 metri di altezza, si arriva all’impluvio della Val Camossara, superata con ampio giro (si taglia a mezza costa) per le gallerie 31 e 32.
Si esce così a valle su 1.842 metri e si segue la strada che prosegue in piano sopra la zona dei Vaj, che sboccano sulla strada. Gli altri tratti prima del finale sono quello del passo di Fontana d’oro, a 1.870 metri, e quindi, dopo un ultimo pezzo in leggera salita, che porta alla quota massima di 2.000 metri poco dopo aver superato la galleria 48, la discesa verso le Porte del Pasubio, al rifugio Papa, a 1.928 metri, con le gallerie 51 e 52.
Il periodo consigliato per percorrere le 52 gallerie è quello tra giugno e ottobre. In questo frangente è consigliabile non vestirsi troppo pesantemente, considerato anche l’impegno necessario per realizzare l’escursione. Sarà comunque bene portare uno zaino con acqua e cibo, oltre che con maglie e giubbini da indossare all’occasione.
Quanti morti ci sono stati sulla strada delle 52 gallerie?
Oltre che l’emozione dell’escursione, il percorso sarà certamente un momento di grande vicinanza a un momento storico particolarmente difficile: sia sufficiente ricordare che questo percorso hanno perso la vita 4.500 persone.