Trekking archeologico: una pratica sempre più diffusa, che soddisfa sia i turisti amanti del relax e gli appassionato di archeologia. Ecco cos’è il trekking archeologico.
Il trekking archeologico per il turista italiano
Il trekking archeologico è un nuovo percorso, che si basa su un nuovo modo di intendere la vacanza. Se in passato, stare in vacanza significava stare in panciolle a godersi il panorama; il turista moderno preferisce il trekking archeologico, ovvero un percorso guidato da fare con una guida specializzata che porti alla scoperta di quella che era la civiltà etrusca. In Italia, il trekking archeologico è particolarmente sviluppato tra la Toscana e l’Emilia Romagna, dove gli Etruschi si insediarono prima dei Romani e fondarono la loro civiltà.
Questa particolare esperienza avvicina il turista a due sfere:
– La sfera della Natura, del riprendersi il proprio tempo. I ritmi della Natura sono più lenti. Sono quelli del respiro che diventa meno affannoso, che si accoda al ritmo dei passi che, tra cespugli e sentieri, porterà a nuove scoperte. E, perché no, anche a ritrovare un po’ di relax e un po’ di pace con se stessi.
– La sfera della cultura. L’Italia viene chiamata il Bel Paese per la sua Storia. Una Storia poco conosciuta, che si può ammirare solo seguendo un percorso archeologico. Se in passato la guida ci diceva noiosamente date e numeri, con il trekking archeologico la guida scandisce i passi e i reperti scoperti diventano un’occasione per riprendere fiato e immergersi in un passato affascinante e sconosciuto.
Uno dei percorsi più noti in fatto di trekking archeologico è quello che collega il borgo medioevale di Carmignano (nelle vicinanze di Prato) a Marzabotto (Bologna). In questo percorso fatto a tappe, il trekking ci porta tra paesini medioevali e necropoli etrusche, passando per musei e spiazzi di aperta pineta.
Il trekking archeologico tra cultura e sport
Il trekking archeologico è praticato in diverse zone d’Italia. Il periodo migliore per prenotare è proprio questo, tra la primavera e l’estate: la vacanza dura circa una settimana e il percorso è fatto in modo da ristorarvi tra una tappa e l’altra.