Novità in arrivo a partire dal 1° Settembre 2018: la nuova legge di Bilancio ha infatti previsto l’obbligo di fatturazione elettronica per chi vende beni di consumo, qualora l’acquirente sia un cittadino appartenente ad un Paese extra Ue. Questo potrà quindi chiedere il rimborso di quanto pagato a titolo di Iva sugli acquisti effettuati in Italia. L’obbligo scatta però solo per importi non superiori ai 155 euro. In cosa consiste la Tax Free Shopping nel dettaglio e come funziona esattamente?
Tax Free Shopping: ciò che bisogna sapere
Per comprendere lo scopo e la portata di tale provvedimento fiscale che riguarderà il nostro Paese a partire dal prossimo Settembre, bisogna partire dal Dpr n. 633/1972, che prevede la possibilità, per i cittadini di Paesi non aderenti all’Unione Europea, di ottenere il rimborso Iva sugli acquisti di beni di consumo effettuati nel nostro Paese, al fine di stimolare il commercio internazionale e il turismo da parte di cittadini stranieri anche extra Ue. In pratica, per questa categoria di turisti gli acquisti in Italia, da Settembre 2018 in pois, saranno esenti da tasse. Per usufruire di questo beneficio, il turista straniero dovrà rivolgersi alle “Tax Refund Agency”. Si tratta di agenzie specializzate nate con il preciso compito di effettuare i rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto, e sono autorizzate a compiere tali operazioni di intermediazione direttamente dall’Amministrazione finanziaria.
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Tax Free Shopping: funzionamento e requisiti
Il turista straniero, che non risiede né possiede domicilio in un Paese europeo, può acquistare un bene di consumo in Italia in uno dei tanti punti vendita convenzionati (quelli con la scritta “Tax Free Shopping” all’entrata), e all’atto dell’acquisto riceve dal cessionario la fattura (obbligatoria per importi superiori a 155 euro) e il modello Tax Refund (per chiedere il rimborso Iva). Affinchè agli acquisti effettuati in Italia possa essere applicata questa agevolazione devono sussistere alcuni requisiti: 1) il bene (o i beni) acquistati devono essere finalizzati ad un uso personale o familiare; 2) il bene (o i beni) devono essere acquistati da un privato cittadino, non da enti o istituzioni di alcun tipo; 3) l’acquisto di beni deve superare l’importo di euro 154, 94 euro (Iva inclusa); 4) i beni comprati devono essere trasportati al di fuori dell’Ue entro i tre mesi dall’acquisto; 5) l’emissione della fattura è obbligatoria.
Fatturazione elettronica obbligatoria: dettagli
In base al decreto 193/2016, poi convertito nella legge n. 225/2016, e sulla base di ciò che ha stabilito al riguardo la nuova Legge di Bilancio 2018, a partire da Settembre si potranno verificare tre diverse situazioni: 1) Viene emessa fattura cartacea comprensiva di Iva. Successivamente, il viaggiatore straniero/ acquirente chiede il rimborso dell’Iva pagata tramite una delle agenzie Tax refund (se l’importo corrisposto non supera i 155 euro). Questa in genere è la soluzione più agevole per i negozianti tax free; 2) La detassazione avviene subito, al momento dell’acquisto, se il venditore emette fattura senza comprendervi l’Iva. Dopo di che, entro i successivi 4 mesi, il turista extra Ue dovrà indicare il visto della Dogana e gli estremi relativi al passaporto. Se il turista però non regolarizza la fattura con i dati richiesti e nei tempi previsti, toccherà al negoziante farlo, entro un mese dalla scadenza del termine; 3) Se l’importo del bene acquistato supera i 155 euro la fattura elettronica sarà emessa direttamente “Tax Free”.