In cosa consiste il body scanner prima dei voli?
I viaggiatori più esperti, ma in linea di massima tutti coloro che per un motivo o per un altro hanno già preso un aereo, sapranno perfettamente in cosa consista il body scanner prima dei voli.
Da tempo impiegato negli USA, ma sperimentato anche in più di qualche Paese Europeo, esso permette agli addetti alla sicurezza di individuare, addosso al viaggiatore, oggetti pericolosi o sostanze illegali.
Chiacchierato e in molti frangenti contestato, l’apparecchio per il body scanner prima dei voli ha fatto e continua a far dubitare in merito ai rischi per la salute di coloro che ad esso si sottopongono anche se, confrontato ad altri oggetti di normale uso quotidiano, emetterebbe onde elettromagnetiche di inferiore potenza.
Ma vediamo dunque, di seguito in questo articolo e nei paragrafi di sotto, di carpire maggiori informazioni e di capire qualcosa in più in merito al body scanner prima dei voli. Continuate a leggere!
Critiche e perplessità sul body scanner prima dei voli
Come avrete potuto intuire spesso, le ragioni per cui i body scanner prima dei voli sono stati spesso contestati risiedono nell’eventuale mancanza di privacy per chi ad essi viene sottoposto e l’eventuale pericolo per la salute che ne deriverebbe.
A tal proposito, in una comunicazione del 2011 emessa a proposito del body scanner prima dei voli, il sito Europa.eu sottolineava come “l’impiego di body scanner negli aeroporti dell’Unione europea (UE) è attualmente regolamentato a livello nazionale” e (a proposito dei diritti) come “qualsiasi adozione di provvedimenti che limitano tali diritti deve essere giustificata da ragioni di interesse pubblico generale (in questo caso la sicurezza aerea) e deve rispettare i principi di necessità, legittimità e proporzionalità”.
Nell’attesa di una decisione definitiva, un buon numero di aeroporti europei ha già avviato la sperimentazione del body scanner prima dei voli. Tra questi, anche l’Italia che tempo fa aveva installato degli appositi apparecchi negli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia.
Sempre nella nota, del resto, leggiamo: “La legislazione attuale non consente agli aeroporti di sostituire sistematicamente con i body scanner alcuna delle tecnologie né alcuno dei metodi di screening riconosciuti […] Ciononostante i paesi dell’UE hanno il diritto di introdurre i body scanner per sperimentazioni temporanee negli aeroporti o quale misura di sicurezza più restrittiva rispetto a quanto richiesto dalla legislazione dell’UE”.
Quale sarà il futuro del body scanner prima dei voli
Come premesso, gli USA sono il Paese che, da più tempo e più di tutti gli altri, ha fatto uso e impiego del body scanner prima dei voli.
A quanto pare, però, anche l’America dovrà limitare l’abitudine finora praticata. Tempo fa, infatti, i vecchi body scanner sono stati rimossi (il motivo è sempre lo stesso: sono risultati “poco rispettosi” nei confronti del passeggero e della sua privacy) e sono stati sostituiti con quelli forniti da una diversa compagnia di body scanner, probabilmente più conformi a quanto desiderato dal Paese.
Per quanto riguarda il vecchio continente, invece, non vige l’obbligo di installare body scanner prima dei voli, ma non ci si può avvalere di strumenti a raggi X, né ledere in alcun modo la privacy del passeggero.